Annata 2021
Un’annata straordinaria per i vini bianchi
Vini più fruttati ed eleganti grazie a una vendemmia più tardiva e propiziata dal bel tempo. Da buoni a ottimi i vini rossi. L’annata 2021 ha tratto molti benefici da una vendemmia svolta più tardi rispetto agli anni passati e in condizioni meteorologiche ottimali. Le uve sono quindi maturate alla perfezione, e grazie alle sensibili escursioni termiche fra il giorno e la notte, hanno sviluppato forti note aromatiche. Il risultato è un’annata straordinaria per i vini bianchi, e da buona a ottima per i rossi.
Uno dei fattori che più incidono sulla qualità di un vino, oltre al lavoro dell’uomo nel vigneto e in cantina, sono le condizioni meteorologiche, che nel 2021 per i viticoltori altoatesini sono state meno inclementi che altrove. Benché la germogliatura delle viti fosse iniziata nello stesso periodo dell’anno prima, la primavera fredda ha ritardato la fioritura.
Maturazione tardiva, gelate molto rare, ma precipitazioni problematiche
Le temperature basse e il conseguente ritardo vegetativo delle viti – fiorite da 10 a 15 giorni più tardi rispetto alla norma - sono stati una benedizione per viticoltori, poiché hanno ridotto le gelate a pochi casi isolati. Benché nel mese di giugno si siano registrati dei picchi di caldo torrido mai riscontrati da quando si svolgono i rilievi ufficiali, in molti casi i vigneti non sono più riusciti a recuperare il ritardo accumulato in primavera. Tuttavia, per parecchi viticoltori il problema più insidioso sono state le precipitazioni assai abbondanti sopraggiunte in estate. Giugno era stato molto secco, tanto che negli impianti più giovani o vocati a rese maggiori si era dovuto ricorrere all’irrigazione. Ma l’acqua che è mancata in giugno è arrivata con gli interessi in luglio, sotto forma di temporali intensi. Come se non fosse bastato, si sono verificate diverse grandinate, la peggiore delle quali, il 13 luglio, che ha imperversato la Bassa Atesina. Nella zona di Cortaccia, la grandine ha prodotto danni che sono arrivati all’ottanta percento delle rese abituali.
Il bel tempo di fine estate ha propiziato una qualità ottimale delle uve
L’ancora di salvezza, però, è arrivata a fine estate, con una fase prolungata di condizioni meteorologiche ideali per la maturazione dei grappoli, soprattutto per i vitigni bianchi, ma anche per i rossi a maturazione tardiva. I dati sulle rese sono paragonabili all’annata precedente.
Sopra la media la qualità dei bianchi, eccellente la Schiava
Avendo incantinato uve molto sane, con buoni gradi zuccherini e di acidità, le aziende prevedono che il 2021 possa rivelarsi un’annata di qualità superiore alla media per i vini bianchi dell’Alto Adige. Due vitigni che già si presentano molto bene sono lo Chardonnay e il Sauvignon blanc, ma anche il Pinot bianco spicca per morbidezza, e il Sylvaner colpisce per la sua eleganza.
Per i vitigni rossi si traccia un quadro a tinte più variegate. Per la Schiava, ad esempio, le rese sensibilmente più basse, i grappoli sani e spargoli con acini più piccoli, la buona gradazione zuccherina e la colorazione ottimale, creano dei presupposti che per questo vitigno possiamo ritenere ottimali. Se i Pinot neri della Bassa Atesina meritano un “ottimo”, il Merlot e il Cabernet oscillano fra il buono e l’ottimo, mentre il Lagrein si attesta fra il medio e il buono.
Annata 2021 GENERALE: vendemmia più tardiva, autunno bello (tranne 2 giorni di pioggia), buone differenze di temperatura tra il giorno e la notte, buona maturazione
© Consorzio Vini Alto Adige